GAETA, Le origini del nome.
Affascinanti, perdute nella notte dei tempi, le origini del nome Gaeta sono legate alla geografia del luogo, ma anche alla storia e alla mitologia.
Ecco alcune tra le più accreditate:
Enea costruisce la tomba per la sua nutrice Caieta e fugge dalle terre di Circe, smalto su rame del Maestro della leggenda di Enea (1530-1535 circa)
Le origini del nome di Gaeta (in latino: CaiÄ“ta, in greco Kaièta, ΚαĎŠÎτα) sono tuttora avvolte nella leggenda:
Strabone non parla della città ma solo del golfo, detto "Καιάτα" (Kaiata), nome che deriverebbe dal termine "καĎŠÎτα" (caieta) usato dai Laconi per indicare ogni cosa cava, con chiaro riferimento all'ampia insenatura del golfo stesso; lo stesso autore riporta però che altri fanno derivare il nome da quello della nutrice di Enea;
Diodoro Siculo collegò il territorio gaetano al mito degli Argonauti facendo derivare il nome della città da Aietes, mitico padre di Medea (nipote di Circe), la maga innamorata di Giasone.
Virgilio, nell'Eneide trovò la sua origine nel nome della nutrice di Enea, Caieta, sepolta dall'eroe troiano in quel sito durante il suo viaggio verso le coste laziali. Dante Alighieri, quasi a significare la storicità dell'Eneide, confermò l'avvenimento.
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Altre fonti prendono il nome di Gaeta da Aiete, figlio del dio sole Elio, il cui soprannome è "L'Aquila"; egli sarebbe il fratello della nota Maga Circe. Questo appellativo le sarebbe stato dato per l'insolita struttura geografica della città che ricorda appunto la testa di questo famoso rapace.
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